Descrizione
Antonio Sema
Piume Nord Est.
I Bersaglieri Sul Fronte Dell’Isonzo 1915-1917
Editore L.E.G. Libreria Editrice Goriziana Gorizia 1997
Pagine 212
Formato In-8°
Brossura Editoriale
La Grande Guerra Iniziò Per L’Italia Dieci Mesi Più Tardi Rispetto Al Resto Dell’Europa, Si Concluse, Dopo Oltre Quaranta Mesi Di Trincea, Con Una Vittoria Tormentata Ma Indiscutibile.
A Quel Successo Contribuirono Non Poco I 210.000 Uomini Del Corpo Dei Bersaglieri, Soldati Particolari, E Già Famosi A Sufficienza Per Meritare Di Divenire Il Simbolo Di Tutto Il R. Esercito. Al Di Là Dell’Aspetto Esteriore E Della Diffusa Simpatia Popolare Che Li Accompagnava, Però, I Fanti Piumati Erano Prima Di Tutto I Membri Di Unità Operative Di Prma Qualità E Combattenti Che Superano Brillantemente Anche Le Eccezionali Difficoltà Tecnico-Militari E D’Altro Genere Esistenti Lungo Il Fronte Dell’Isonzo.
Pochi, Allora, Si Erano Resi Conto Della Sostanziale Ambiguità Di Quel Contesto Operativo Multietnico Italo-Slavo. In Particolare, La Quasi Totalità Dei Soldati Italiani Era Inconsapevole Di Combattere Contro Il Lealismo Asburgico E Il Nazionalismo, Che Potentemente Motivava La Componente Slava Dell’Esercito Imperial Regio, Ossia Il 42% Dei Suoi Soldati.
Furono I Bersaglieri, Assieme Alla Cavalleria, A Doversi Confrontare Per Primi Con Questa Realtà, Ma Purtroppo Perdettero Troppo Presto Comandanti Esperti Come Eugenio De Rossi O Michele Pericle Negrotto, Che Conoscevano Bene L’Area Di Confine E Le Problematiche Etniche…